IL VECCHIO E IL CIELO di Giulio di Malta Io giro il mondo con la fantasia, varco montagne, fiumi, casolari, non ho rimpianti, nessuna nostalgia, scrivo e dipingo su foglietti vari. Dal “Monte Bianco”, mi porto alle ”Rocciose,” Dalla “Sila” al maestoso “Fujiyama”, sorvolo mari, isole famose, mi porto in “Tibet” ad incontrare il “Lama”. Dopo l’approccio, riprendo il mio vagare, non ho rimpianti, mai malinconia, l’azzurro cielo comincio a divorare, disdegnando l’invidia e l’albagia. E salgo in alto, senza far fermata, dove il silenzio è la gran realtà, dove non c’è più corsa indiavolata e regna, eterna, eguaglianza e libertà. E vago nell’azzurro cristallino, lontano dai soprusi dall’orrore, del “Cosmo", io divento cittadino, ammirando le bellezze del “Creatore”. Cosenza 1 Maggio 2021
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